Chiesa di San Gennaro e Giuliano a Villamena

Chiesa dei Ss. Gennaro e Giuliano

Sull’altura denominata Villamena, in un largo vi sono le Chiese di S. Gennaro e Giuliano e della Madonna delle Grazie, oggi detta S. Maria del Rosario. La Chiesa dei Ss. Gennaro e Giuliano presenta una porta d’ingresso sormontata da un medaglione con affresco molto deteriorato rappresentante la Madonna ed è raccordata all’architrave da due volte. L’interno è a tre navate con otto pilastri di cui due addossati all’altare centrale. La navata centrale è coperta con volta a botte, mentre le laterali da volte a crociera. Lateralmente ai pilastri dell’altare sono due colonne romaniche con capitelli a foglie d’acanto molto stilizzate. In ciascuno degli altri pilastri è incorporata una colonna romanica; una di queste è parzialmente visibile in un pilastro vicino all’altare. L’abside centrale è appena accennata, mentre all’esterno sono visibili tre absidi. L’interno ha una veste barocca, probabilmente del 1754, quando il parroco Filippo Carola restaurò la Chiesa.

Chiesa di S. Maria del Rosario

Comunicante con la Chiesa dei Ss. Gennaro e Giuliano è quella di S. Maria del Rosario che presenta una sola navata coperta da volta a botte dov’è accennato un motivo a cassettoni a nove riquadri a forme romboidali e stellari. L’abside appena accennata in una leggera rientranza comprende l’altare maggiore. Altri due altari sono lateralmente. La decorazione barocca interna è più ricca che in S. Gennaro. Esternamente la cupola presenta otto nicchie delle quali quattro sono aperte a finestra e sono delimitate da costoloni che hanno una funzione decorativa. La cupola termina con una lanterna

X – XIII (fondazione intero bene)

La fondazione della chiesa dei Santi Gennaro e Giuliano risale probabilmente ai secoli X-XI, tuttavia non possediamo notizie più sicure. Qualche studioso la sposta anche verso il secoli XII-XIII. L’impianto originario della chiesa doveva riferirsi alla cultura bizantina, ma i caratteri architettonici dominanti giunti fino ad oggi rivelano una costruzione romanica. In epoca imprecisabile alcune colonne marmoree (poste tra le navate) sono state inglobate in pilasti murari a scopo di consolidamento.

Descrizione Il singolare complesso monumentale di San Gennaro si compone della chiesa parrocchiale (dedicata ai Santi Gennaro e Giuliano), dell’oratorio di Santa Maria delle Grazie, delle due sacrestie, del sagrato e di altri piccoli locali. La chiesa e l’oratorio sono intercomunicanti; le loro semplici facciate fanno angolo retto tra loro e prospettano sull’unico sagrato antistante. Il complesso sorge in posizione isolata nella frazione di Villamena in Minori, sulle prime alture collinari digradanti verso il centro urbano, alla sua sinistra. Il contesto ambientale mostra caratteri agresti, dominato da giardini e terrazzamenti coltivati, raggiunti da sinuose stradine gradinate e disseminato di rada edificazione rurale. La chiesa dei Santi Gennaro e Giuliano ha un interno in cui si riconosce l’originaria impostazione architettonica medievale, ricoperta da una decisa veste decorativa barocca. Il suo sviluppo planimetrico è di tipo basilicale longitudinale, a tre navate absidate e transetto non emergente. Le coperture sono composte da un insieme di volte (a botte e a crociera) e da una cupola. La navata sinistra, attraverso un passaggio situato nella sua prima campata, è in collegamento con il vicino oratorio. La partitura architettonica della navata centrale è affidata ad un ordine di lesene composite appoggiate ai pilastri e intervallate dalle arcate a tutto sesto tra le navate. La soprastante trabeazione ha andamento mistilineo (a pulvino in corrispondenza delle lesene e curvo al di sopra delle arcate) e funge da base per la volta a botte di copertura. Le navate laterali presentano partitura molto semplificata, in cui emergono essenzialmente le lesene senza capitello poggiate ai pilastri e alla muratura perimetrale. Il transetto presenta le stesse partiture architettoniche delle navate; l’abside centrale, preceduta da due colonnine angolari in marmo, accoglie l’altare maggiore sormontato da un’ampia composizione in muratura e stucco. La sacrestia è un semplice ambiente quadrangolare accessibile dal centro della navata sinistra. L’illuminazione interna risulta alquanto scarsa per la presenza di poche finestre.

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