Scripta Manent – Bar di Roma Antica

di Riccardo TROIANO

L’OTIUM NELL’ANTICA ROMA.La parola otium descrive tuttora il tempo libero che già nell’antica Roma scandiva le giornate distanti dalla frenesia quotidiana, in particolare per le facoltose famiglie, che addirittura possedevano sontuose dimore dove alimentare quiete e riposo. Il golfo di Napoli era costellato di ville lussuose dedite proprio all’otium e ancora adesso è possibile ammirare lo sfarzo di alcune, come la villa di Poppea a Torre Annunziata. La Costiera Amalfitana ha restituito altri ambienti simili, come a Positano, ma soprattutto a Minori, che custodisce una magnifica villa dell’età augustea, anche se in parte inglobata dagli edifici odierni.Scoperta negli anni ’30 del Novecento, la villa romana di Minori presentava un ampio ingresso unicamente dal mare, che fin da subito accoglieva i proprietari e gli ospiti con giochi d’acqua e splendidi colori, ancora lievemente visibili lungo le colonne. Varcato questo spazio, appare immediatamente lo splendido triclinio-ninfeo, il principale ambiente della residenza, che ancora oggi descrive la magnificenza e la sontuosità della famiglia proprietaria, intenzionata dunque ad affascinare chiunque accedesse alla propria dimora. Questa sala del banchetto presentava due letti, posti l’uno di fronte all’altro, su cui i convitati si adagiavano durante l’assunzione dei pasti. Sul fondo, lungo una scalinata d’acqua sgorgava una fonte d’acqua, che confluiva in canaletti, che permettevano di potersi lavare le mani o deporre eventuali rifiuti orali. L’intera stanza era abbellita lungo le pareti e sul soffitto da magnifici affreschi, purtroppo perduti. Resta, però, uno stupendo mosaico pavimentale in bianco e nero raffigurante nereidi che cavalcano animali marini e una caccia al cervo. Affianco al triclinio, sono presenti altre stanze, probabilmente impiegate per la preparazione dei cibi da servire durante il banchetto o per altre necessità. Una di esse è caratterizzata da una copertura con volta a vela, uno dei più antichi esempi in Occidente, che nel I secolo d. C. era diffuso maggiormente in Oriente.Il piano inferiore della villa romana di Minori presenta anche altre sale riccamente decorate, probabilmente secondo il III stile pompeiano, raffigurando quindi elementi architettonici su un fondo rosso o nero. La magnificenza di questa residenza è ulteriormente dettata dalla zona termale, costituita dall’apodyterium, lo spogliatoio, e dalle sale per il bagno tiepido, tepidarium, e caldo, calidarium. Questo settore era alimentato dall’acqua incanalata dal vicino fiume attraverso pregevoli tubature in piombo, di cui ancora resta traccia nel porticato. Di certo la villa si innalzava su un ulteriore piano, di cui non resta traccia, che era raggiungibile da rampe di scale, di cui ancora è conservata quella sul lato ovest, particolareggiata dalla diversa dimensione degli scalini, che permette una agevole salita alla diminuzione dell’alzata.La piccola cittadina di Minori possiede, quindi, una testimonianza autentica e magnifica di un passato glorioso, descrivendo come già nell’età augustea era meta scelta per soggiornare e riposarsi. Questa dimora scandisce i momenti dell’otium nell’antica Roma, definendo il gusto raffinato e la sontuosa disponibilità economica dei suoi proprietari. Anche un sito archeologico di una minuscola realtà permette così la composizione di una cultura, quella romana, che ancora plasma i nostri giorni.Riccardo TroianoLe immagini sono attinte dal sito ufficiale della Pro Loco di Minori.

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