INSALATA DI LIMONI – ricetta –
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Il Sentiero dei Limoni (brochure)
LEMON PATH (brochure)
Località: Costa d’ Amalfi
Partenza: Minori Arrivo: Maiori
Durata: circa 60 minuti Difficoltà: facile
Il Sentiero dei limoni era l’unico collegamento tra Minori e Maiori, in alternativa al mare, prima della costruzione della statale Amalfitana.
Il sentiero attraversa una delle realtà più importanti della coltivazione dello sfusato amalfitano, un tipico limone famoso nel mondo per formato, profumo, sapore e alto contenuto di vitamina C. Secoli di lavoro dei contadini hanno modellato questo paesaggio unico e delicato, e vi invitiamo a percorrerlo senza fretta per ammirare la meraviglia che vi circonda ed immaginare quanta fatica e sofferenza hanno subito le portatrici, che trasportavano i limoni sulle spiagge di Minori e Maiori, che partivano per il Mediterraneo, l’Inghilterra e oltre.
Dopo aver visitato Minori, l’Antica Reginna Minor, con la Villa Marittima Archeologica Romana del I secolo d.C., il cui complesso monumentale, della tipologia delle Villae Marittimae, che risale probabilmente all’età Giulio- Claudia e rappresenta un tipico esempio di residenza per i C.d.OTIA; la Basilica di S. Trofimena Martire, con impianto a pianta latina a tre navate il cui presbiterio ospita una preziosa tavola della Crocifissione attribuita a Marco Pino da Siena.
L’ Arciconfraternita del Santissimo Sacramento, che costituisce la sede del gruppo dei flagellanti o “Battenti”, particolarmente attivo nelle suggestive celebrazioni della Settimana Santa.
Iniziamo la nostra passeggiata percorrendo Via Lama in fondo alla quale troveremo, sulla destra, le scale per il “Villaggio Torre”.
Alla deviazione, che a sinistra porta al campanile dell’Annunziata, di epoca arabo – normanna, bisogna proseguire a destra, diretti a Torre – Maiori, sul “Sentiero dei Limoni”. Arriviamo, quindi, al belvedere Mortella, il cui nome ha origine dalla presenza di piante di mirto: da qui si gode di una suggestiva veduta su Minori e sulla Costa.
Sotto di noi maestosa la Basilica di S. Trofimena; in alto i villaggi Monte con la Chiesa degli Angeli Custodi, e Villa Amena con la Chiesa Romanica dedicata a S. Gennaro del XII secolo, con annessa Arciconfraternita Madonna del Rosario.
Percorrendo il villaggio Torre incontriamo un porticato con una piccola edicola votiva in ricordo della fede dei suoi abitanti.
Il percorso prosegue nel cuore del Villaggio Torre, con la Chiesa dedicata a S. Michele Arcangelo. La data di fondazione è incerta ma è certamente più antica del 936. All’interno presenta una sola navata rettangolare, l’altare è coperto da due archi a sesto acuto sorretti da 4 colonnine tortili con una sorta di capitelli corinzi.
Ci inoltriamo in un viale alberato di oleandri, mentre i limoni sembrano affacciarsi dai pergolati. Alla nostra sinistra una muraglia ad arco a ricordo della “torretta” di avvistamento, da cui forse deriva il toponimo Torre. La passeggiata prosegue, incontriamo una fontanella all’inizio di una rampa di scale che conduce al Monastero di S. Nicola, ma noi proseguiamo per Maiori e, rivolgendo lo sguardo verso il mare, scorgiamo Capo d’orso, il Golfo di Salerno e all’orizzonte la Costa del Cilento.Una fontanella ed una panchina, sotto un grande platano, sembrano voler coprire la facciata della Chiesa, alla cui destra si erge prepotente una balconata che si affaccia sulla Costa d’Amalfi, con Atrani e Amalfi in lontananza, e Ravello che appare in alto.
Siamo al centro della vallata San Francesco, poco più avanti e prima di un piccolo tratto in salita è possibile intravedere da un cancello un giardino di limoni, immagine suggestiva ed emblematica della cultura contadina.
Inizia un breve tratto in discesa, in alto, un pergolato di limoni e uva a strapiombo che ci sovrasta, in un tripudio di giallo e verde; pochi metri e lasciamo Minori per proseguire nel comune di Maiori.
Percorriamo l’ultimo tratto dell’antico sentiero, mentre sottostante ci appare la parte a valle del Vallone San Francesco.
Inizia adesso via S. Giuseppe con un tratto panoramico che si apre verso l’azzurro del mare. Dal belvedere, si apre una finestra sulla città e sulla cupola ad embrici maiolicati verdi e gialli della Collegiata di S. Maria a mare, il cui nome ha origine dalla statua che nell’anno 1200 venne ritrovata sulla spiaggia di Maiori. Da visitare la chiesa sopra citata e l’annesso Museo di arte sacra.
Si prosegue per via Vena e Via Pedamentina mentre dall’alto ammiriamo il Palazzo Mezzacapo, oggi sede del Municipio, e i giardini settecenteschi disegnati a croce di Malta per volontà del Cavaliere Filippo Mezzacapo.
Ci inoltriamo nel Corso Reginna ed il lungomare di Maiori per visitare il Convento di S. Francesco.
Siamo a Minori in via Torricella, con alla nostra destra in alto il Castello Miramare e la Torre di guardia.