Le eccellenze della Costa d’Amalfi all’antica fiera di S. Gregorio di Valdobbiadene
L’antica fiera di S. Gregorio di Valdobbiadene, tradizionale appuntamento del settore agroalimentare della Marca Trevigiana, svoltasi l’11 e il 12 marzo, ha ospitato una delegazione dei comuni di Minori, Conca dei Marini e Furore.
In nome di un consolidato rapporto di amicizia, suggellato in un Patto sottoscritto dai sindaci nell’agosto scorso, l’Amministrazione della cittadina del Prosecco ha invitato i tre comuni della Costiera Amalfitana a realizzare un’esposizione dei prodotti di eccellenza e delle bellezze del nostro territorio.
La delegazione, composta dal presidente dell’ Unpli Salerno Mario De Iuliis, dai presidenti delle Pro Loco di Minori e Conca dei Marini Giuseppe Apicella e Simone Sormani, dal consigliere comunale di Furore Antonella Marchese, dal soprano Silvia Sammarco, da Emilia Mansi e Gioacchino Carbone, è stata accolta ufficialmente la sera del 10 marzo presso il Teatro Lorenzo Da Ponte di Vittorio Veneto, dove ha assistito alla rappresentazione della commedia di Eduardo De Filippo Ditegli sempre di sì, portata in scena dall’insegnante di origini minoresi Maurizio Ruggiero e dai suoi ragazzi del Teatro Instabile di Valdobbiadene. In questa occasione il sindaco Luciano Fregonese, nel salutare gli ospiti, ha ricordato come proprio il teatro sia stato il trait d’union che ha consentito questo gemellaggio, grazie alla manifestazione culturale Tour terre amiche, che da sette anni vede protagonisti i giovani attori di Valdobbiadene sui palcoscenici della Divina.
Domenica 11 marzo la delegazione ha presenziato all’inaugurazione della Fiera, con taglio del nastro alla presenza della Giunta comunale, del Governatore del Veneto Luca Zaia e di altre importanti personalità del mondo dell’imprenditoria locale. Proprio il Governatore Zaia, nell’incontrare i rappresentanti della Costiera, ha voluto apprezzare la bontà del limone sfusato amalfitano, di cui era stato omaggiato, assaggiandolo simpaticamente davanti ai presenti. Nel prendere la parola nel momento inaugurale, il consigliere comunale di Furore Antonella Marchese ha voluto sottolineare i tanti vantaggi che possono derivare alle comunità quando si uniscono alla riscoperta di radici, storie di vita, di lavoro, di attaccamento alla terra.
Nello stand allestito a Piazza Marconi, ai piedi della monumentale Pieve di Santa Maria Assunta, la delegazione della Costiera ha accolto i numerosi visitatori presentando le bellezze e la storia del territorio, l’organizzazione dell’offerta turistica e alcuni suoi prodotti tipici: i dolci di Sal De Riso e della Pasticceria Gambardella, il limoncello e i liquori di Anna Anastasio e Carlo Mansi, i pomodorini del Piennolo di Francesco Lauritano, il Fiorduva delle Cantine Marisa Cuomo, i limoni di Costieragrumi e di Carlo Fusco, i sott’oli e le marmellate di Antonio Paolillo, le ceramiche di Annamaria Fusco.
Il viaggio è proseguito con la visita al presepe artistico, realizzato dal professore Maurizio Ruggiero nell’ottocentesca Villa dei Cedri, l’opera che più di tutte rappresenta l’incontro tra le fiorenti colline del Prosecco e i meravigliosi paesaggi della Divina, in cui sono riprodotti insieme l’antica Valdobbiadene e i suoi mestieri tradizionali, e degli scorci della Costiera, tra cui il Duomo di Amalfi, il borgo marinaro di Conca, il Fiordo di Furore e la Collegiata di Atrani.
A conclusione, un momento di convivialità offerto dall’amministrazione ospitante, accompagnato da uno scambio di doni e dalla bellissima voce del soprano Silvia Sammarco, che ha omaggiato l’amicizia tra le due terre con alcuni brani classici del repertorio napoletano.
E’ stato un gemellaggio, dunque, dai forti connotati culturali, fondato su uno scambio di relazioni volto a ricercare tratti di umanità e sensibilità comuni, uno sposalizio tra due realtà che insieme possono, sfruttando al meglio le loro enormi potenzialità, offrire uno spettacolo di bellezza al mondo intero. Un cammino è stato segnato, e l’augurio più grande che la Costiera Amalfitana fa a Valdobbiadene e ai suoi incantevoli paesaggi è che possano diventare al più presto patrimonio mondiale dell’umanità.